Machineast
Machineast, il duo creativo asiatico, che ha partecipato a OFFF 2016
Rezaliando dalla Malesia e Fizah Rahim dall’Indonesia si sono conosciuti quand’erano entrambi poco più che adolescenti alla scuola di design che entrambi frequentavano. Il loro rapporto e il capirsi a vicenda si sviluppò così in fretta che è quasi come se fossero già predestinati a diventare migliori amici, a creare una carriera insieme in costante collaborazione e finire con il fondare uno degli studio creativi più promettenti, attivi e sorprendenti dei nostri tempi: Machineast.
Da questo laboratorio creativo a Singapore portano avanti spettacolari progetti, dove arte e design sono in perfetta armonia; mantengono un dialogo continuo in un linguaggio estetico molto specifico, che ha catturato l’attenzione di marchi internazionali quali Sony, Nike, Heineken, Ministry of Sound, MTV e tanti altri. Non sorprende che i loro progetti esplorino campi quali arte digitale, arte 3D, illustrazioni e arte multimediale; riescono a passare senza soluzione di continuità tra l’astrazione e la natura sognante del surrealismo; non nascondono affatto – in più di un’occasione – il loro essere figli degli anni Ottanta, insieme al loro amore spassionato per colori e musica. In previsione della loro apparizione a OFFF Festival, abbiamo intervistato Ando e Fizah per saperne di più su di loro…
**Quando e perché avete deciso di unire le vostre forze e di iniziare a lavorare insieme?
**Nel 2001 ci iscrivemmo entrambi allo stesso college di design. Diventammo migliori amici quando scegliemmo entrambi design multimediale come corso durante il secondo anno. La collaborazione divenne una cosa naturale dal momento che siamo praticamente cresciuti insieme dall’adolescenza all’età adulta. La nostra fortuna è il viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda sulle cose che ci piacciono. Dopo lo studio, abbiamo iniziato a lavorare nello stesso studio grafico in Malesia. Quattro anni dopo abbiamo di nuovo lavorato insieme in un’altra compagnia di Singapore. Dopo ancora, decidemmo di seguire strade diverse e ci unimmo a studi commerciali differenti. Tuttavia, durante questo periodo, abbiamo collaborato su progetti personali sotto il nome di Machineast. Dopo un anno, abbiamo deciso di rendere Machineast il nostro lavoro full-time.
**Siete entrambi di Singapore? Che tipo di ispirazione offre questa città/paese?
**Io sono della Malesia dell’Est e Ando e dell’Indonesia. Siamo entrambi cresciuti in una piccola città. Ci siamo trasferiti a Singapore nella speranza di ottenere da questa città maggiori sfide ed opportunità da un punto di vista creativo. Amiamo inoltre il fatto che qui tutto sembra funzionare. Puoi davvero concentrarti sul creare, invece di preoccuparti di tante cose non necessarie.
**Quanto siete influenzati dalla musica? In che modo?
**La musica stimola la nostra creatività. Quando lavoriamo ai nostri progetti, personali o commerciali, ascoltiamo una playlist che si relaziona al sentimento che vogliamo venga emulato visivamente dal nostro progetto. Ad esempio, quando abbiamo lavorato al progetto Heineken – Party As One, c’è stata una pesante rotazione di musica elettronica e dance nel nostro studio. I nostri gusti musicali spaziano dall’hip-hop, jazz, funk anni Ottanta, pop etc. Tutto ciò che ha un bel suono.
**I progetti di Machineast sono una via di mezzo tra l’arte ed il design. A cosa vi sentite più vicini?
**In questo momento, un giusto equilibrio tra i due mondi. L’arte ed il design sono diversi. L’arte è egoista, mentre il design è premuroso e più orientato al problem-solving nei confronti delle altre persone. Crediamo che queste due cose debbano andare di pari passo per continuare a progredire abilmente e concettualmente. Senza arte nei nostri progetti personali ci sentiremmo bolliti come designer.
**Qual è il vostro modus operandi?
**Abbiamo modi leggermente diversi di lavorare nelle fasi iniziali. Ando di solito effettua sketch delle sue idee su carta. Nel frattempo, a me piace visualizzare e concettualizzare le cose nella mia mente e farle immediatamente appena mi trovo davanti al pc. È raro che faccia sketch. Non c’è un modo giusto o sbagliato di farlo, si tratta di trovare il modo a noi più congeniale. Di solito, facciamo a turni nel dirigerci artisticamente l’un l’altro e nel tentare di correggere i problemi di ciascun progetto. I nostri strumenti preferiti sono Adobe Creative Suite e Maxon Cinema4D.
**Qual è il vostro lavoro/progetto più importante ad oggi?
**Abbiamo recentemente finito un progetto per il Nike Air Max Day 2016. Si tratta di uno dei progetti più grandi mai realizzati come Machineast, nonché il più lungo. Abbiamo sognato a lungo di lavorare con la Nike e siamo stati davvero onorati di averne l’opportunità quest’anno. Speriamo di continuare a collaborare con altri clienti così blasonati in futuro.
È la vostra prima volta in Spagna e all’OFFF?
Sì, è stata la nostra prima volta in Spagna. Abbiamo potuto incontrare vecchi e nuovi amici a Barcellona, così come nel ricevere ispirazioni dagli altri partecipanti.
**Perché avete scelto Machineast come nome per il vostro studio?
**Macchinista è una persona che opera una macchina. Ci sentiamo vicino questo termine, dato che siamo al computer la maggior parte del tempo quando siamo al lavoro. Inoltre, veniamo dalla parte orientale del mondo. Così abbiamo combinato queste due parole – macchinista e est (machinist e_east, ndt)_, ottenendo Machineast.
**Cosa chiedereste a voi stessi? E cosa vi rispondereste?
**A che tipo di progetti vogliamo lavorare in futuro?
Nel caso se ne presentasse l’opportunità, vorremmo organizzare una mostra d’arte. Inoltre, vorremmo tanto vedere i nostri design come parte di una campagna di marketing ben in vista nei negozi. Sarebbe davvero fantastico vedere i nostri elementi 3D dal vivo!