Sasha Katz: il mondo in una GIF!

Il mondo delle GIF è apparso sui nostri schermi qualche anno fa senza che realizzassimo sin da subito l’importanza che avrebbe avuto nella nostra vita.

Brevi animazioni che a volte sembrano assurde, sono in grado di cambiare il nostro stato d’animo e farci sorridere, e abbiamo così preso confidenza con una nuova forma di comunicazione che momentaneamente le immagini fisse. Sinceramente è difficile trascorrere un’intera giornata senza vedere almeno una GIF sui social media!

All’interno di questo mondo di immagini in movimento, le ipnotiche illustrazioni animate di Sasha Katz emergono sorprendentemente e con un loro stile ben definito, protagonisti oggetti quotidiani che raccontano il mondo contemporaneo.
Questa giovane illustratrice freelance, laureata alla Scuola Superiore Britannica di Arte e Design, vive a Mosca. Dalla Russia, Sasha Katz sviluppa il suo lavoro totalmente immersa nel suo universo virtuale, apparentemente ai margini della fredda realtà russa.

Attraverso la scorrevolezza delle immagini, le sue GIF ci immergono nell’evoluzione calmante di movimento e nei toni pastello, in un universo molto pop, con chiari riferimenti ingenui, da cui più essere estratta una lettura unica anti-consumista. In ultima analisi, le sue animazioni sembrano emulare piccoli e ironici funerali di oggetti, per lo più legati al mondo digitale, che in un breve lasso di tempo sono diventati obsoleti e dimenticati.

Katz ha sviluppato un interessante portafoglio artistico che ha attratto clienti come Converse, Giphy, Tumblr (quest’ultima piattaforma è dove condivide la sua visione unica del mondo). Ci sono molti riferimenti nel suo lavoro, ma sembra che l’arte pop ha soprattutto influenzato questa giovane artista, che si riconosce solo con dispositivi digitali. Tuttavia, senza dubbio, l’aspetto più notevole della sua arte è la trasformazione costante di oggetti banali della cultura di massa, la progettazione e il metterli su un piedistallo attraverso disegni divertenti. In questo modo, ci imbattiamo in un’estetica digitale di linee semplici e composizioni che sembrano rifarsi al minimalismo 8-bit degli stadi iniziali dell’era digitale. Con grande semplicità ed efficacia, il suo lavoro sarà probabilmente ricordato soprattutto per l’adattamento e l’interpretazione.