La creatività è la chiave del successo aziendale — Principali spunti di riflessione dal rapporto State of Create: 2016
Quando sfoglio le riviste o scorro le notizie sui social media mi capita spesso di leggere articoli sulle innovazioni introdotte dal design, sul design thinking, sull’importanza della creatività e altri argomenti analoghi. Sembra che in tutto il mondo i riflettori siano puntati sulla creatività e sull’espressione della creatività in ambito aziendale e in altri settori.
Con il nostro studio State of Create: 2016 ci eravamo prefissati l’obiettivo di quantificare l’impatto della creatività e i risultati sono stati sorprendenti. In tutto il mondo, gli intervistati sono convinti che essere creativi sia importante per la società e che la creatività promuova l’innovazione, la crescita economica e persino la felicità. Eppure solo 3 persone su 10 hanno la sensazione di esprimere pienamente il proprio potenziale creativo.
Quindi, la domanda da porsi è: perché no? Perché non mettiamo la creatività al primo posto se sappiamo che ha effetti positivi? Dobbiamo solo fermarci un attimo e lasciare spazio all’immaginazione. Il nocciolo della questione è che le aziende che incoraggiano e incentivano i dipendenti a essere creativi raggiungono risultati tangibili e i dipendenti che pensano in modo creativo sono destinati ad avere successo. Questo approccio apre inoltre maggiori opportunità per gli studenti di imparare non solo ciò che devono fare, ma anche come metterlo in pratica nel mondo reale: la creatività è una delle principali ragioni del successo di un’azienda.
Ecco alcuni dei principali spunti di riflessione che emergono dal rapporto:
Un buon design fa bene agli affari
La creatività è alla base di un buon design. Prendiamo l’esempio di Nest: è un ottimo termostato, ma è stato il suo design intuitivo e funzionale che gli ha permesso di sbaragliare la concorrenza nel settore. Il 74% dei consumatori ritiene importante che le aziende si concentrino su un buon design e la maggioranza di loro (65%) ritiene che un buon design rivesta una maggiore importanza rispetto a cinque anni fa.
I consumatori valutano il prodotto pensando al portafoglio e in base alla loro fedeltà al marchio. All’incirca la metà dei clienti dichiara di pagare di più per un prodotto o servizio con un buon design e il 59% di loro afferma che sarebbe più propenso a scegliere un brand che valorizza il design. Le aziende creative in genere hanno clienti soddisfatti (80%) e offrono una migliore esperienza ai clienti (78%).
Se il design e la creatività sono essenziali per acquisire nuovi clienti, soddisfare le loro esigenze e conquistarne la fiducia, è arrivato il momento di dare ai clienti attenti al design l’importanza che meritano.
Produttività e creatività vanno a braccetto
Si tende a pensare che la creatività e la produttività siano agli antipodi, mentre in realtà si integrano perfettamente a vicenda. Dal rapporto emerge che il 78% degli intervistati ha dichiarato che le aziende che puntano sulla creatività hanno maggiori probabilità di registrare un aumento della produttività dei dipendenti. E questo è perfettamente logico perché promuovendo una cultura di creatività si motivano e incoraggiano i team a ottenere prestazioni elevate.
In sintesi, i singoli dipendenti dovranno mettere da parte l’elenco dei compiti da svolgere, trovare il tempo per confrontare le proprie idee e sviluppare soluzioni creative. Se è vero che un elenco delle attività da svolgere in ordine di priorità permette di essere più concentrati e soddisfatti per aver portato a termine il lavoro, l’aggiunta di un pizzico di creatività al mix permette di raggiungere risultati più innovativi.
Per le aziende è arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti e da una forza lavoro soddisfatta a una forza lavoro motivata e incentivata a pensare in modo creativo.
I lavoratori creativi hanno una marcia in più
Per il 70% degli intervistati la creatività può migliorare le prestazioni lavorative, ma solo il 31% degli intervistati ha la sensazione di sfruttare appieno il proprio potenziale creativo: quale spunto di riflessione possiamo trarne per i lavoratori di oggi e del futuro?
A parte il tempo riservato al pensiero creativo, si può mostrare la creatività di un’azienda attraverso lo storytelling, vale a dire raccontando la storia dell’azienda o di un prodotto e rendendola interessante. Un tempo la capacità di raccontare era considerata una dote personale, ma ora è diventata un requisito essenziale e un elemento di differenziazione sul piano professionale. Un bravo narratore ha maggiori probabilità di essere ascoltato quando espone le proprie idee e di vederle messe in pratica a prescindere dal fatto che l’argomento riguardi il settore finanziario, tecnico o legale.
Creiamo
Tutti noi cerchiamo nuovi modi per aggiungere valore e significato a ciò che facciamo, quindi impegniamoci ad adottare un approccio innovativo e creativo. Muovendoci in questa direzione, ci sentiremo davvero realizzati nel nostro lavoro quotidiano.