Creative Meetup: intervista a Matteo Santi
Siamo arrivati alla quarta ed ultima intervista dei testimonial protagonisti dell’Adobe Meetup svoltosi lo scorso mese. Oggi vi presentiamo Matteo Santi Editor Freelance e Creatore di contenuti video. Tra gli ultimi lavori il montaggio di “MINE”, film di Fabio Guaglione e Fabio Resinaro con Armie Hammer, distribuito al cinema da Eagle Pictures nel 2016.
Ma lasciamo la parola a Matteo!
Per cominciare, dicci di te, chi sei, come hai iniziato a lavorare in questo settore?
Mi considero un creatore di contenuti video, specializzato nel montaggio, oppure un editor che realizza anche contenuti video. Ho cominciato “seriamente” nel 2008, quando decisi di aprire la partita i.v.a. per buttarmi nella mischia, dopo anni di “gavetta” nel settore del cinema e della televisione. Avevo trovato lavoro in una piccola casa di post produzione a Forlì, nel 2006 e dopo l’arrivo della crisi, dovevo scegliere se continuare con una strada “sicura” o buttarmi e ho scelto la seconda.
Da che cosa trai ispirazione quando realizzi i tuoi lavori?
La mia formazione (e la mia passione) nascono dal cinema, quindi la mia ispirazione verte sempre in quella direzione: ci sono figure che continuano a ispirarmi costantemente: Scorsese, Michael Mann, Hitchcock, Wang Kar Way, i quadri di Edward Hopper.
Quanta attenzione dedichi alle nuove tendenze?
Non sono attirato tropo dalle tendenze ma mi guardo costantemente intorno per captare ciò che si allinea alla mia sensibilità, di recente è successo con una serie televisiva “The Affairs”.
Come definiresti il tuo stile:
Qui è difficile: adoro stare “addosso alle cose”, adoro gli sguardi, il fuori fuoco, le atmosfere sospese..
Quali sono i tuoi strumenti insostituibili del mestiere?
Una telecamera o una videoreflex che sia comoda da portarsi dietro (ora uso una c100 mark2), un’ottica e tanta curiosità per quello che abbiamo intorno.
Che equipaggiamento grafico e software consiglieresti a chi inizia?
Direi un buon computer e un software grafico che permetta di eseguire le funzioni basilari, per muovere i primi passi basta questo.